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Una nobile villa immersa nella storia
La Villa Corti è un edificio del tardo settecento.
La sua storia si intreccia a quella del Casato Bettinzoli, famiglia capace di raggiungere la ricchezza e il titolo nobiliare grazie ai sacrifici e al duro lavoro.
Verso la metà dell’Ottocento la residenza di proprietà del Casato Bettinzoli in Pieranica, nella provincia di Cremona, passò in dote alla famiglia dei Corti – nobile ed antico Casato milanese già conosciuto a partire dall’anno 1056 – attraverso il matrimonio tra Maria Anna Carlotta, figlia del nobile Vincenzo Bettizzoli, con il celebre medico ed istologo Alfonso Corti di Santo Stefano Belbo.
Il figlio della coppia, Gaspare Corti, unitosi in matrimonio con Laura Vimercati Sanseverino, scelse di dare al figlio lo stesso nome del padre, Alfonso Corti. Era il secondo nella generazione. Egli sposò Donna Ida dei Duchi di Visconti di Modrone.
Gli stemmi delle due famiglie sono ancora oggi visibili sopra il portone delle carrozze e nel portico sopra l’ingresso. Attuali proprietari, nonché abitanti della villa, sono i nipoti Marchese Alfonso Corti e Laura Corti, nati dal Marchese Gualtiero e Ginevra De Grazia. Il complesso della proprietà Corti comprende due edifici con rispettive corti.
Ancora oggi i due corpi di abitazione risultano ben distinti. Il complesso padronale prende la caratteristica forma ad U. Il lato sud è aperto sull’ampio parco, ricco di viali con alberi secolari e di zone verdi, una delle quali attrezzata per gare ippiche. All’interno della casa sono di grande prestigio i tre ambienti posti al piano terra nel corpo centrale: il salottino degli stemmi, la biblioteca e la sala da pranzo.
Ambienti di grande bellezza grazie a un arredo ricercato, con mobili antichi e pregevoli oggetti ornamentali, e ai soffitti decorati con gusto eclettico. In particolare la decorazione nel primo salottino è probabilmente la migliore dell’intera villa. In stile neo-barocco, fantasiosa, è adornata da una serie di dodici tondi, circondati da quadrature a volute con fogliami, festoni, pietre dure, putti e vasi di fiori dai colori vivaci. Al centro del soffitto stelle, rose e finte madreperle su fondo a broccato azzurro.
Nella piccola biblioteca di famiglia si trova un altro curioso soffitto con una brillante quadratura al centro e scene rappresentanti un castello, una villa, grandi alberi e alcuni personaggi. La decorazione della sala da pranzo è una larga fascia a fogliami, volute e conchiglie monocrome, posta attorno ad un grande rettangolo centrale a finti cassettoni.
Nelle ville settecentesche era abitudine avere, all’interno della proprietà, un cascinale rustico dov’erano svolte le attività necessarie al mantenimento della villa e delle scuderie. La nobile famiglia Corti, premurosa e attenta alla conservazione dell’intera struttura, ha oggigiorno recuperato anche questi ambienti. Numerosi sono i cavalli ancora accolti nelle scuderie e nel galoppatoio.